
per il paziente
per il medico
Hai ricevuto una proposta di intervento ortopedico dal tuo specialista e ti stai chiedendo:
• È davvero necessario?
• Quali benefici otterrò?
• Quali sono i rischi?
• Esistono alternative non chirurgiche?
Questi dubbi sono comuni tra i pazienti che si trovano di fronte a una decisione complessa. Chiedi una seconda opinione autorevole ed indipendente tramite ISOM.
(26, 39).
Perché richiedere una seconda opinione?
Studi recenti mostrano che una percentuale significativa delle procedure chirurgiche ortopediche non è supportata da solide evidenze scientifiche. Ecco alcuni esempi:
• Sindrome dolorosa subacromiale della spalla:
Non ci sono prove convincenti che il trattamento chirurgico sia più efficace di un approccio conservativo. Le linee guida olandesi raccomandano, infatti, trattamenti non chirurgici per questa condizione.
• Lesioni asintomatiche della cuffia dei rotatori:
Le linee guida non prevedono indicazioni chirurgiche per queste lesioni.
• Fusione vertebrale per il mal di schiena cronico:
Studi clinici randomizzati dimostrano che a lungo termine non offre benefici superiori rispetto a trattamenti conservativi. Inoltre, non esistono evidenze di un vantaggio della fusione vertebrale rispetto alla sola laminectomia per la stenosi del canale spinale.
Come può aiutarti ISOM?
Rivolgerti ai nostri esperti ti permette di:
• Valutare l’effettiva necessità di un intervento chirurgico.
• Esplorare alternative conservative, spesso efficaci e meno invasive.
• Ridurre il rischio di sottoporsi a procedure non necessarie o potenzialmente dannose.
Con una seconda opinione indipendente, puoi prendere decisioni consapevoli insieme ai tuoi familiari e al tuo medico di famiglia. Vale la pena sentire cosa ha da dire un esperto ISOM prima di andare sotto i ferri.
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Perché richiedere una seconda opinione?
Studi recenti mostrano che una percentuale significativa delle procedure chirurgiche ortopediche non è supportata da solide evidenze scientifiche. Ecco alcuni esempi:
• Sindrome dolorosa subacromiale della spalla:
Non ci sono prove convincenti che il trattamento chirurgico sia più efficace di un approccio conservativo. Le linee guida olandesi raccomandano, infatti, trattamenti non chirurgici per questa condizione.
• Lesioni asintomatiche della cuffia dei rotatori:
Le linee guida non prevedono indicazioni chirurgiche per queste lesioni.
• Fusione vertebrale per il mal di schiena cronico:
Studi clinici randomizzati dimostrano che a lungo termine non offre benefici superiori rispetto a trattamenti conservativi. Inoltre, non esistono evidenze di un vantaggio della fusione vertebrale rispetto alla sola laminectomia per la stenosi del canale spinale.
Quando un intervento non è necessario
Molte patologie possono essere trattate senza ricorrere alla chirurgia, o almeno senza urgenza. Ecco alcuni esempi basati su studi clinici:
• Lacerazione meniscale con artrosi lieve o moderata:
Studi randomizzati multicentrici dimostrano che non ci sono differenze significative nei risultati tra pazienti sottoposti a meniscectomia parziale in artroscopia e quelli trattati con un regime di fisioterapia standardizzato (6,17,47,48).
• Sindrome dolorosa subacromiale:
Non vi sono prove che il trattamento chirurgico superi le opzioni conservative.
• Mal di schiena cronico:
Gli studi indicano che la fusione vertebrale non offre benefici superiori rispetto a trattamenti non operativi o alla sola laminectomia.
Come ISOM può supportare lei e il suo paziente
Se il suo paziente ha dubbi sulla necessità di un intervento, una seconda opinione indipendente e autorevole può fornire chiarezza. ISOM mette a disposizione esperti qualificati che:
• Valutano le indicazioni chirurgiche tenendo conto del caso individuale.
• Seguono le più recenti linee guida internazionali per garantire una decisione informata.
Parli con il suo paziente e richieda una seconda opinione tramite ISOM. La collaborazione tra medico curante, paziente e il nostro team di esperti assicura un approccio trasparente e fondato sull’evidenza.
